IL GIORNALE | Tutto il mondo espone Carol Rama. Per portarsela a casa possono bastare 12mila euro

22/02/2015

di Luca Beatrice

Quando le artiste si contavano sulle dita di una mano, non come adesso che sono diventate una moda, Carol Rama era gia' protagonista seppure in una condizione di outsider: visioni sessuali esasperate, un modo di essere donna scomodo e urticante, amica personale di Andy Warhol, Orson Welles, Man Ray, stimata da Picasso, eppure a lungo evitata dal sistema ufficiale che le ha preferito immaginari più accomodanti.

Torinese del 1918, da tempo vive segregata, Carol Rama ha visto negli ultimi vent'anni un progressivo e costante risveglio dell'interesse per il suo lavoro. Dopo aver ottenuto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 2003 e due importanti personali allo Stedelijk di Amsterdam e a Boston, e' tuttora in corso un calendario di mostre internazionali che, aiutate dal rialzo sul mercato nell'ordine di un 25-30 per cento, la vedono fra le protagoniste dell'arte italiana. Sta cosi' passando dall'essere considerata un'artista di culto a un valore assoluto del '900. Un destino, il suo, che somiglia a quello dell'americana Louise Bourgeois e della giapponese Yayoi Kusama, precorritrici di un femminile duro e aspro, che hanno avuto successo solo con la maturita' e la vecchiaia. Dopo il Macba di Barcellona, la retrospettiva a lei dedicata andra' al Musee d'Art Moderne de la Ville de Paris in aprile, all'Emma di Helsinki in ottobre, all'Irish Museum di Dublino nell'aprile 2016, per concludere il tour alla Gam di Torino nell'ottobre 2016.

Sul mercato c'e' disponibilita' di lavori con prezzi che variano dai 20 ai 150 mila euro, mentre i disegni (molto belli) costano non meno di 12-15mila. Di particolare pregio le opere a soggetto erotico, alcune parecchio esplicite, degli anni '30 e '40 - una di queste e' stata scelta da Maurizio Cattelan per la mostra "Shit and Die" -, il periodo Mac degli anni '50 in cui sfiora l'astrazione, i Bricolage degli anni '60 e le camere d'aria dei '70. La Galleria Isabella Bortolozzi di Berlino la tratta in esclusiva, segno di un'indubbia apertura verso il mercato internazionale, mentre opere significative si possono ancora trovare in Italia presso la Galleria Raffaella De Chirico di Torino, ed e' in preparazione il catalogo generale sostenuto dalla Fondazione Sardi per l'arte.

Galleria Arte Contemporanea Torino



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