My MIA: dalla fiera la voce di Raffaella De Chirico

11/03/2018

Raffaella De Chirico, Torino

LA PROPOSTA IN FIERA: "Esiste un fil rouge, nonostante i quattro artisti siano molto differenti tra loro. Ognuno con le proprie peculiarità arriva a concepire la propria opera fotografica come una ricerca di tipo mise en scene. Si scorge così sottilmente il limite tra ciò che è reale e ciò che è immaginato soprattutto nel meccanismo proiettivo che colpisce il fruitore. Esempio eloquente di questa tendenza sono le immagini di Allison Jackson in cui trova espressione l’immaginario comune che nella realtà non trova riscontro. Sempre sulla stessa ricerca della messa in scena si trova la poetica di Michele Liuzzi. Attraverso collage digitali dà vita alle stratificazioni della memoria di se stesso e, nel medesimo momento, di chi ne è spettatore così da arricchire l’opera con più cariche emotive. Ad ognuno il proprio viaggio. Sembra di cambiare prospettiva con le opere di Bucciarelli e Tobiasson ma anche qui troviamo rappresentazioni di una realtà che può essere diversamente interpretata, nel primo caso, o che imprime per assurdo ciò che non sarebbe più possibile toccare con mano, nel secondo. Fabio Bucciarelli è un fotogiornalista di guerra per cui si presuppone che la realtà sia domina nel modo di operare ma nella foto che ritrae un battesimo in Sud Sudan si è portati a soffermare l’attenzione sul diverso significato che può assumere la gestualità: il braccio destro alzato inevitabilmente riporta al saluto nazista, lo stesso braccio che accoglie un fedele nella sfera religiosa, entrambi mondi che ricercano il culto della personalità attraverso le masse. Altro linguaggio invece quello proposto da Tobiasson: ci troviamo negli anni 80, migliaia di persone si riversano sulle strade, si festeggia una vittoria (manca oggetto della vittoria), viene rappresentata una situazione che, oggi, nell’ America post 11 settmbre e del governo Trump non sarebbe possibile vivere. Da segnalare l’artista Simone Scardino, di soli 22 anni: artigiano concettuale che lavora tramite diversi materiali come corda e superfici varie, dal marmo di carrara al forex”.

MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “E' un mercato che presenta assolutamente prospettive rosee, a patto che si cerchi sempre la differenziazione e non si tema la proposta artistica poichè solo così ci si crea una propria identità. È necessario tuttavia muoversi all’estero, Milano è un unicum, una realtà a parte, capitale europea della modernità ma il resto dell’Italia non tiene il tempo”.

PROGETTI FUTURI: “Partecipazione a importanti fiere internazionali, da Aipad New York a Maco Photo Città del Messico”

Articolo completo su:

www.artslife.com/2018/03/11/mia-fiera-raffaella-de-chirico-spazio-farini-6-mlb-maria-livia-brunelli/

Galleria Arte Contemporanea Torino



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