PRIMA DEL CONFINE | Intervista al fotoreporter Narciso Contreras

23/06/2017

Il fotoreporter messicano Narciso Contreras ha presentato a Milano il suo lavoro sui migranti africani dal titolo “Lybia: A Human Marketplace”.

Ancora molto prima di mettere piede in terra europea i migranti africani sono già illegali. Forse è proprio questa l’importante peculiarità di uno trai i più voluminosi flussi migratori del globo, quello che sogna di attraversare il Mediterraneo.
Secondo l’ultimo rapporto dell’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, dall’inizio dell’anno sono sbarcati 278, 372 migranti tra i quali 3168 morti o scomparsi. Tra i paesi di transito, e detenzione, di egiziani, sudanesi, nigeriani, eritrei, ma anche siriani e malesi, c’è la Libia. L’instabilità politica della nazione nordafricana, in mano alle milizie, la rende una delle tappe più pericolose del viaggio della speranza di queste persone verso l’Europa.

Narciso Contreras (Città del Messico, 1975) è un messicano a Stoccolma e conosce da vicino il fenomeno della migrazione. Infatti, il flusso di migranti più grande al mondo è proprio quello che attraversa la sua terra centroamericana. Il Messico è il Paese col maggior numero di migranti diretti verso gli Stati Uniti. Non è un caso che questo sia stato il grande tema protagonista della campagna elettorale del nuovo presidente nordamericano Donald Trump.

UN LUNGO VIAGGIO
Raccontare il viaggio da dove non possiamo ancora vedere. Non dalle nostre coste, dai nostri orizzonti, ma raccontare la vulnerabilità dalle periferie dove esso si genera. Narciso Contreras, prima di diventare fotografo, ha studiato filosofia. Il suo maestro è stato Enrique Dussel, l’intellettuale argentino naturalizzato messicano, fondatore della Filosofia della Liberazione, da sempre in lotta contro l’eurocentrismo. Narciso ha seguito il pensiero del grande pensatore latinoamericano e ha deciso di ritrarre i volti dei migranti ancora prima che arrivino all’agognato vecchio continente, quando il viaggio nel deserto può facilmente uccidere o rendere schiavo. La rotta che attraversa il Niger e poi la Libia è il terribile segreto delle politiche democratiche europee, che da anni, pensiamo al primo accordo Berlusconi-Gheddafi del 2005, consegnano silenziosamente migliaia di esseri umani al macabro mercato della tratta di persone.
Le immagini di Narciso Contreras, che sono state esposte a Palazzo Reale, a Milano, raccontano questa storia. Libya: A Human Marketplace documenta il traffico di esseri umani ai confini della Libia, un lavoro che gli ha fatto vincere uno tra i più prestigiosi premi di fotogiornalismo il Prix Carmignac 2017. Narciso non è nuovo ai grandi riconoscimenti internazionali, dopo aver vinto nel 2013 un premio Pulitzer per la copertura giornalistica della guerra in Siria.

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www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2017/06/intervista-narciso-contreras/
Libya: A Human Marketplace

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