Galleria d'Arte
Raffaella De Chirico

via Monte di Pietà 1A
20121 Milano

Ph +39 392 89 72 581





Gisella Chaudry | PUNTO DI CONTATTO

Dal 23/10/2021 Al 19/11/2021

La personale "Punto di contatto" di Gisella Chaudry (Palermo, 1989) presentata nello spazio milanese della Galleria Raffaella De Chirico indaga le connessioni, precisamente i punti di contatto, tra mobile e immobile, tra pieno e vuoto, tra positivo e negativo. Sono concezioni astratte che rivendicano il loro diritto di appartenere alla realtà facendosi sculture e gesti pittorici, dichiarando così un legame tra lʼesistente e lʼintenzione di esistere.
Nella ricerca artistica di Gisella Chaudry lʼelemento del Punto, che nuovamente ritorna, e quello della Linea sono primari e su questi si fonda il disegno che sta alla base di ogni suo progetto. Sono antenati della forma, nascono nellʼastrazione, ma in relazione allʼordine acquisiscono un peso specifico e mutano in concretezza. Queste due unità elementari sono presenze immobili e immutabili nel tempo, sono archetipi e hanno una valenza simbolica che trascende la normale lettura del mondo, portando lʼattenzione in una dimensione atavica. In Punto di contatto T, in cui il gesto artistico affonda nella materia, la monocromia scura richiama infatti unʼidea di caos primordiale: lʼimmagine è impattante e magnetica agli occhi dello spettatore, mentre le grosse dimensioni circolari e la ripetizione craterica causano un gioco ottico, per il quale le parti che compongono lʼopera sembrano in movimento, dandole vita, come se fosse qualcosa in potenza.
Invero, Movimento ed Energia, nellʼindagine artistica di Gisella Chaudry, in maniera complementare alla “materia prima” del Punto e della Linea, definiscono e animano lʼesistenza delle cose materiali e immateriali. Sono i motori che scandiscono il ritmo della vita, sono stati di tensione che portano ad un conflitto tra il tempo reale e il tempo della coscienza, specialmente nella società attuale in cui la velocità sembra essere diventata una resistenza ed unʼossessione in sfida con la caducità dellʼesistenza; non viene quindi tralasciato il confronto con la società contemporanea e il frenetico cambiamento a cui è sottoposta, in positivo e negativo. In Paesaggi una linea nera attraversa il bianco crepato di piccole tele in sequenza, è un passaggio fulmineo ed effimero. Le opere diventano immagini, simboli e luoghi dellʼimpermanenza e la costante che le accomuna è la sensazione di uno stato transitorio e mutabile.

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